A cura della Dott.ssa Monica Ganni 

Che cos’è la salute?

Nella costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  è definita “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità.”

Benchè tale definizione abbia sempre suscitato riflessioni, dubbi, discussioni, costituisce un punto di riferimento, prendendo in considerazione la salute dell’uomo come unità fisica-mentale-sociale. Nella definizione del sociologo americano Wylie la salute è vista come “l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente”, superando il concetto di “stato” e introducendo quello di una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla capacità del soggetto di interagire  con l’ambiente adattandosi al continuo modificarsi della realtà circostante.

I fattori ambientali che interagiscono con il nostro organismo sono: alimentazione, agenti infettivi, agenti chimici e fisici, agenti stressanti psicosociali, psicologici e affettivi.  La risposta di adattamento a queste sollecitazioni ambientali dipende sia dal patrimonio genetico sia dallo stile di vita adottato. Alcuni dati scientifici ci dicono che gli stili di vita non salutari spiegano quasi il 50 % delle malattie nei paesi europei.

Seguire uno stile di vita corretto, sviluppando abitudini che permettano al nostro organismo di esprimere al meglio il proprio potenziale di adattamento alle normali variazioni dell’ambiente rappresenta quindi un ambito di intervento a disposizione di ognuno di noi.

Lo stile di vita riguarda il modo personale in cui un individuo organizza la vita nei suoi aspetti fondamentali: fisico, emotivo, intellettuale e sociale. La dimensione fisica  dello stile di vita si focalizza su alimentazione, movimento, sonno, vita sessuale, ma viene ampiamente influenzata dalla gestione dei sentimenti, delle emozioni, dello stress, dalle relazioni con amici, familiari, comunità sociale, dalla realizzazione personale, dalla cultura, dagli hobby, dallo spazio concesso ad  amore, compassione, senso della vita.

 Il filo conduttore di uno stile di vita adeguato al raggiungimento e al mantenimento di uno stato di salute ottimale può essere individuato nel rispetto dei ritmi biologici dell’organismo. Uno studio ha riportato come alcuni comportamenti e abitudini di vita possano alterare il ritmo circadiano, portando ad una desincronizzazione  tra ambiente esterno e funzioni interne, un vero cortocircuito all’origine di disordini metabolici, funzionali, psicologici. L’esempio più diffuso è la mal distribuzione dei pasti nella giornata a causa di ritmi di vita frenetici. Questo stile di vita  porta l’individuo a  comportamenti errati quali  lo spilluzzicare  più che il mangiare, a rimandare l’assunzione degli alimenti  al pomeriggio e alla sera, portando ad alterazioni anche del riposo notturno.

Esistono diverse correnti di pensiero volte a definire un corretto stile di vita ed è difficile  giungere a un’interpretazione oggettiva valida per tutti, ma senz’altro può essere considerato il frutto di una gestione attiva della propria vita, un modo di vivere rispettoso dei ritmi biologici dell’organismo e del proprio modo di essere.

Il primo passo per migliorare lo stile di vita? Prendere consapevolezza del proprio modo di vivere e, poiché siamo “animali evoluti”, capaci di reinterpretare noi stessi, rivedere le proprie abitudini creando un sapiente equilibrio tra alimentazione, attività fisica, recupero notturno, gestione dello stress e delle emozioni.

 

Per approfondimenti  e domande potete partecipare all’evento “Stili di vita e riduzione dello stress” organizzato dall’ Associazione Culturale Studi Cognitivi Pandora il 27 settembre h 18.30 c/o Spazio Libero Via delle Cornacchie 960/f, S.Vito, Lucca. Ingresso libero. Per prenotazioni telefonare al n. 3926843783.

Locandina Evento