ciao Roberto
ieri ci ha lasciati Roberto Lorenzini, uno dei padri del cognitivismo italiano, uno dei pilastri della nostra formazione, uno psichiatra e uno psicoterapeuta con la P maiuscola e, soprattutto un Uomo, una persona dolcissima, arguta, brillante, buona. Gli si poteva perdonare persino l’essere juventino. Pandora deve moltissimo a lui. Alcuni di noi sono stati fortunati ad averlo come didatta, altri lo hanno conosciuto in convegni e congressi, tutti abbiamo divorato i suoi libri. Aveva una dote inestimabile: rendere semplice e subito intellegibile ogni idea, concetto, interpretazione clinica. Tanto chiaro nell’eloquio tanto nella prosa. La battuta era sempre pronta, dietro l’angolo: ti costringeva a stare attento, altrimenti perdevi un’osservazione, una similitudine, un aneddoto mai banali. Siamo stati fortunati a conoscerlo e tutto quello che ci ha insegnato e raccontato lo porteremo sempre con noi: insieme al sorriso perché anche nel dolore e nelle sofferenze Roberto non lo ha mai perso.
Ciao Roberto