A cura delle Dott.sse Francesca Davini e Sara Pinochi

Nei giorni 11, 12 e 13 Ottobre si è svolto ad Assisi l’VIII Forum di Formazione in Psicoterapia, evento a cui hanno partecipato docenti, professionisti ed allievi delle scuole di psicoterapia cognitiva APC, SPC, SICC, AIPC, IGB di tutta Italia. L’evento congressuale appena concluso, in linea con lo spirito che anima le scuole, ha reso ancora una volta protagonisti i suoi allievi nel condividere lavori di ricerca e sui casi clinici al fine di promuovere non solo spunti formativi ma anche un sincero ed attento interesse scientifico. L’obiettivo di favorire la crescita didattica degli specializzandi in formazione attraverso la presentazione di progetti, relazioni e poster su molteplici aree di interesse clinico ha trovato riscontro nella grande e numerosa partecipazione che ha animato queste tre giornate.
La prima giornata si è aperta con il saluto del Prof. Francesco Mancini ed è proseguita con la presentazione dei lavori da parte degli specializzandi delle varie sedi di Italia. L’Associazione Culturale Studi Cognitivi Pandora condividendo lo stesso interesse per la ricerca scientifica e il confronto attivo, ne ha preso parte con diversi lavori.
Il dott. Matteo Arrighi della Società Italiana di Cognitivismo Clinico, Roma, ha presentato un interessante lavoro dal titolo “VADEMECUM PER L’ASSESSMENT: COME DISTINGUERE IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ DAL DISTURBO BIPOLARE”, svolto con la collaborazione di colleghi della SPC di Grosseto (Sara Rustici, Andrea Gragnani e Marco Saettoni, presidente di Pandora) e dell’APC e SPC di Roma (Giuseppe Femia, Barbara Basile e Chiara Serra). Con questo lavoro si sono volute evidenziare, sulla base di un’analisi della letteratura, i test e le informazioni diagnostiche in grado di aiutare il clinico a distinguere fra due frequenti e importanti disturbi.
La seconda giornata del Forum di Formazione in Psicoterapia si è distinta per la presenza del Prof.re Eshkol Rafaeli dell’Università di Bar-Ilan, Israele, esponente di spicco nel panorama internazionale della Schema Therapy. La sua relazione “Schema Therapy: Research and Clinical Exemplification” ha delineato quelle che sono le caratteristiche principali di uno degli approcci cognitivisti più efficaci per individui, coppie e gruppi, tanto che il suo intervento ha chiaramente messo in luce come la finalità della Schema Therapy sia aiutare i pazienti ad incontrare in modo adattivo i loro bisogni emotivi fondamentali, non soddisfatti in infanzia e adolescenza.
Nella stessa giornata sono stati presentati due lavori condotti con la collaborazione del presidente di Pan-dora, dott. Saettoni. Un primo poster dal titolo “La percezione temporale nel Disturbo da Deficit di Atten-zione e Iperattività/Impulsività: un’analisi della letteratura scientifica”, è stato presentato dalla dott.ssa Federica Rossi della SPC Grosseto e curato anche dai colleghi Carlo Buonanno e Andrea Gragnani delle scuole APC-SPC-SICC di Roma. In questo studio di analisi della letteratura scientifica si è evidenziato come i bambini con DDAI presentino marcate difficoltà nella percezione del tempo con conseguenze nella pianificazione e organizzazione del comportamento.
Un secondo poster è stato poi presentato dalla dott.ssa Livia Wright: “Il Sé nel Disturbo Bipolare e nel Di-sturbo Borderline di Personalità”, coautori Lisa Lari, Stefania Iazzetta, Marco Saettoni e Andrea Gragnani (Scuole di Psicoterapia Cognitiva SPC Grosseto, APC-SPC-SICC Roma). La conclusione di questo lavoro è che Il sé potrebbe essere un buon candidato per aiutare la diagnosi differenziale tra i due disturbi, in particolare nella sua componente dell’autostima.
La terza giornata del Forum si è aperta con altri simposi di casi clinici, uno dei quali incentrato sulla integrazione fra CBT e psicoterapia interpersonale. La dott.ssa Giulia Paradisi della SPC Grosseto ha diretto il simposio durante il quale sono state presentate tre esemplificazioni cliniche delle dottoresse Beatrice Biagioni, Estelle Leombruni e Federica Visco Comandini (SPC Grosseto) con la supervisione del dott. M. Saettoni.
È venuto poi il momento di altri due interessanti poster: il primo, “Integrazione farmaco-psicoterapia nel Servizio Sanitario nazionale (SSN): l’esperienza sinergica SPC Grosseto-ASL toscana Nord-Ovest, Valle del Serchio”, è stato presentato dalla Dott.ssa Sara Pinochi, tirocinante post lauream presso la scuola sopra menzionata. In seguito ad un’attenta analisi della letteratura, che ha evidenziato la notevole carenza degli psicoterapeuti in servizio all’interno del SSN e la netta preferenza nell’utilizzo del farmaco per il trattamento di molti quadri psicopatologici, la finalità dello studio è stata duplice: descrivere l’efficacia e le differenze tra i tre tipi di trattamento considerati, quali Farmacoterapia, Terapia Integrata (CBT + farmaco) e Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) ed evidenziare al contempo la necessità di fornire percorsi psicoterapici basati sulle specifiche esigenze dell’utenza, così da favorire l’implementazione di psicoterapie sempre più personalizzate. Ciò che emerge dalle analisi statistiche condotte su un campione clinico di 78 pazienti afferenti al Centro di psicoterapia cognitiva Sokrates presso l’UF Salute Mentale Adulti della Valle del Serchio, è una maggiore efficacia della CBT rispetto al solo utilizzo del farmaco. Quest’ultimo sembrerebbe ridurre la sintomatologia nel breve termine con risultati però più stazionari, differentemente da un intervento psicoterapico ben strutturato che, anche se più lungo ed impegnativo, risulta maggiormente efficace e duraturo nel tempo. Hanno collaborato a questo studio Teresa Vigilante della Scuola Italiana di Cognitivismo Clinico (Roma), Giuseppina Ferrarelli (SPC Grosseto), Giulia Rocchiccioli (IPSICO Firenze), Mario Betti responsabile UFSMA Valle del Serchio, Sara Tognocchi e Marco Saettoni (Pandora).
Il secondo poster, “Pharmacotherapy, Cognitive Behavioral Therapy or Integrated Therapy in Anxiety Spec-trum Disorder? Preliminary report”, è stato presentato dalla Dott.ssa Valeria Rossi, Psicologa Psicoterapeuta presso l’Associazione Culturale Studi Cognitivi Pandora. L’obiettivo dello studio, cui hanno partecipato anche Rita Cardelli (Ass. Culturale Pandora), Marco Saettoni e il dott. Giuseppe Ceraudo (Università di Pisa), è stato quello di confrontare l’efficacia del trattamento farmacologico, psicoterapeutico ed integrato (CBT + farmaco) nel decorso della fenomenica ansiosa in differenti quadri clinici, oltre a quello di comprendere le caratteristiche cliniche, terapeutiche e prognostiche dei pazienti ansiosi. Dai risultati preliminari è emerso come la fenomenica ansiosa del campione preso in esame, costituito da 22 pazienti, risulta essere maggiormente controllata quando al trattamento farmacologico si associa una psicoterapia Cognitivo Comportamentale, che rassicura e guida il paziente verso un maggior autocontrollo emozionale.
Così come si è aperto, l’VIII Forum si è concluso con il saluto del Prof.re Francesco Mancini che ha riservato un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno partecipato, sottolineando non solo l’importanza di tenere vivo l’interesse per la ricerca e l’innovazione, ma anche la ben riuscita collaborazione tra colleghi, allievi e docenti.