Piccola analisi dal 25 Maggio ad oggi. Ciò che ha sconvolto il mondo in un’epoca storica alienante, la pandemia, che ci rende tutti partecipi (chi con più accortezze e chi con superficialità) dopo 4 mesi di angoscia ,numeri di decessi arriva la bomba Floyd. Questo evento ci permette di provare a cimentarsi in un parallelismo quasi rocambolesco, tra la vicenda che sta sconvolgendo gli Stati Uniti, Steve Jobs e il discorso del 2 Giugno di Obama.
Floyd 1,92 metri, atleta di punta della Yates High School, ha giocato a basket e calcio e per le sue peculiarità soprannominato “gigante gentile”. Dalle fonti biografiche viene descritto come una persona riservata , che ha perso un graande amore e tra i suoi amici si annovera l’ex giocatore della NBA Stephen Jackson, cresciuto con Floyd ad Houston , un rapporto solido tra i due e non solo per la somiglianza fisica. Una volta trasferito a Minneapolis, Floyd aveva creato una rete sociale variegata e spesso nelle dichiarazioni degli amici viene descritto come uno “spirito meraviglioso” . Uno spirito, dunque, stroncato da una vicenda assurda, caotica.
Una telefonata, un fermo, la morte per soffocamento , poi si dirà che era iperteso, asmatico, che faceva usodi fentanyl( farmaco assai diffuso per le algie negli stati uniti alla stregua del nimesulide ed aspirina in Italia etc.
Floyd aveva perso il suo impiego lavorativo come molti suoi connazionali in un futuro incerto, oscuro e contraddittorio periodo negli Usa a causa del Coronavirus data dalla chiusura delle varie attività.
L’eco mediatico della vicenda deve far riflettere sul razzismo endemico, non estirpato, malgrado le retoriche. Sarebbero, infatti, circa 800 i decessi registrati nell’anno in corso in situazioni di questo genere dove le vittime sono in proporzione in grande maggioranza afroamericane. Il senso di ingiustizia subita, un’ indignazione a 360 gradi non si è ferma negli Usa , trasformandosi in un movimento globale. Sono scese in strada persone di ambo i sessi ed anche giovani ( ed è su questo che ci vogliamo soffermare) in molti stati dal Canada alla Francia, dalla Spagna alla Siria, e in Italia ( vedasi le manifestazioni a noi più geograficamente vicine quali Pisa, il sit in a Livorno silenzioso e composto, Firenze davanti al Consolato Americano, Milano ), il movimento Black Lives Matters ha organizzato Flash Mob, manifestazioni per dire no al razzismo, parola forse in disuso ed è da sottolineare che nei raduni o assemblee si nota soprattutto la presenza di giovani in diverse nelle diverse città italiane Italiane citate.
Sono gli stessi giovani a cui il giorno 2/06/2020 si rivolge Barack Obama in un discorso serio antirazzista, e che sottolinea quanto possa essere forte il risveglio dei giovani se mosso da un ideale.
L ‘ex presidente Barack Obama, trasmette via streaming sui social tramite Zoom, invitando a una riforma dei metodi adottati per protocollo dalla polizia, ma quello che appare più evidente e una direzionalità specifica del suo discorso, calmo , serafico che a cuore aperto sostiene i ragazzi.
“ C’è un cambio di mentalità in atto , una maggiore consapevolezza che possiamo fare meglio. E questa non è conseguenza dei discorsi dei politici, ma il risultato diretto della capacità di così tanti giovani di mobilitarsi”. Infine l’ex presidente si è rivolto direttamente agli afroamericani: “Voglio che sappiate che voi contate, che le vostre vite contano, che i vostri sogni contano”.
Attivisti e collettivi portano nelle piazze italiane la “causa” di George Floyd con l’invito a partecipazioni pacifiche muovendo un movimento solidale e con sostegno unanime contro società razziste per respingere una forma di violenza per lo più razziale. Black lives matter concide con All lives Matter? Ma perchè questo risveglio dopo un comodo torpore? Il lockdown c’ha reso piu solidali ed empatici? Ci chiediamo quanto possa risultare difficile risvegliare l’empatia se siamo stanchi e impauriti.