A cura di Dott.ssa Elisa Tenucci
In questo momento in cui la quarantena è stata prolungata e solo alcuni esercizi commerciali o alcune figure professioni riescono ad intravedere la possibilità di ripartire è importante riuscire ad “accettare” quello che ci viene chiesto di fare e le norme per la sicurezza che vengono predisposte. Ma cosa vuol dire realmente accettare? Spesso questa parola viene fraintesa e comunemente si pensa che accettare sia sinonimo di rassegnazione, tollerare, stringere i denti ancora un pochino, farselo andare a bene o “chi si accontenta gode”. In termini ACT l’accettazione è vista come una forma di disponibilità verso quelli che sono i nostri pensieri e le nostre emozioni, seppur dolorose: è un permettere ai pensieri e alle emozioni di essere lì, un far loro spazio, uno smettere di combatterci come se fossero un
nemico da sconfiggere, mollare la presa, concedergli uno spazio. In questo periodo di stop “forzato” sicuramente sono insorti pensieri poco piacevoli o emozioni dolorose e molto probabilmente la tentazioni di spingerli via o di allontanarli sono state forti mettendo in atto una serie di comportamenti noti come evitamento (cosa hai fatto per non pensare o non stare in contatto con l’emozione che faceva male?) Per riuscire a capire a pieno cosa vuol dire accettare nel senso di fare spazio ho preparato un podcast con una metafora fisica che può essere d’aiuto a comprendere cosa ci succede
quando si lotta contro quest pensieri e emozioni e cosa invece succede quando si prova a fargli un angolo di spazio accanto a noi.