La Psichiatria e la Psicologia Forense sono discipline che hanno come oggetto di studio e di intervento l’individuo e il gruppo nel contesto della giustizia. Comprendono quell’insieme di conoscenze e metodologie della Psicologia, della Psicopatologia e del Diritto necessarie a condurre consulenze tecniche o perizie in tre ambiti fondamentali della Giustizia: Civile, Penale e Minorile.
Il comportamento umano costituisce, dunque, l’oggetto di studio comune delle discipline psichiatriche, psicologiche e giuridiche, pur secondo ottiche e prospettive differenti, con l’obiettivo di integrare scienze psicologiche, scienze umane e diritto.
La Psichiatra e la Psicologia Forense si occupano, in particolare, dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali che assumono rilevanza per l’amministrazione della giustizia, con riferimento alle persone intese sia come autrici di reato sia come partecipanti al processo giudiziario in qualità di imputati, testimoni e parti lese.
Sulla base di teorie, metodi e strumenti psichiatrici e psicologici viene presa in analisi l’interazione tra persona e sistema della giustizia amministrativa, civile, penale e minorile. Il focus è lo studio scientifico di costrutti e processi psicologici di rilievo giuridico, secondo i paradigmi della psicologia cognitiva, sociale, evolutiva e della personalità.
Lo psicologo e lo psichiatra forense sono chiamati ad esprimere, attraverso la stesura di una perizia, il proprio parere tecnico, utilizzando le rispettive specifiche competenze (art. 61 c.p.c., art. 220 c.p.p.) al fine di fare chiarezza sulla natura delle circostanze in esame. L’esperto (psicologo o psichiatra) fornisce il suo parere tecnico sulla base dell’anamnesi personale e familiare del periziando, di colloqui clinici incentrati sull’indagine di eventuali situazioni psicopatologiche presentate e di test psicologici di integrazione ed approfondimento.
Si usa il termine “Perito”, quando lo psicologo o lo psichiatra forense sono chiamati ad intervenire nel contesto della giustizia penale; mentre si indica con il termine “Consulente Tecnico” l’esperto incaricato di compiere un’indagine volta a soddisfare richieste giuridiche in ambito civile. Se quest’ultimo riceve incarico dal Giudice, deve prestare giuramento e svolgere le funzioni di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU); se la nomina avviene da parte di un privato cittadino o dal suo legale difensore, assume invece il ruolo di Consulente Tecnico di Parte (CTP).
Sempre più spesso lo psicologo o lo psichiatra forense vengono interpellati, dal privato cittadino o dall’avvocato dello stesso, in un momento precedente alla presentazione di un ricorso in tribunale, per ricevere una valutazione specialistica extra-giudiziale a supporto delle tesi avanzate.
I principali ambiti di intervento della Psichiatria e Psicologia Forense sono i seguenti:
- Consulenze nei casi di separazioni e/o divorzi conflittuali, affidamento dei figli, adozioni, ecc.;
- Consulenze nel caso di problemi della tutela dell’integrità psicologica individuale (danno biologico di natura psichica e danno esistenziale);
- Consulenze per la capacità a rendere testimonianza in caso di abuso sui minori;
- Consulenza per la valutazione della capacità dell’imputato di stare in giudizio;
- Accertamenti ed interventi rivolti al minore autore di reato;
- Consulenza in tema di responsabilità civile sul luogo di lavoro: mobbing e straining;
- Consulenze in tema di violenza sessuale e reato di stalking;
- L’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti: valutazione delle implicazioni giuridico-forensi.