a cura della Dott.ssa Lavinia Lombardi
L’Associazione Culturale Pandora ha fornito la propria disponibilità per la realizzazione del progetto “Incontro con gli esperti”. L’intervento condotto della Dott.ssa Lavinia Lombardi, è stato rivolto alle classi seconde della scuola elementare dell’istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Barga con l’obiettivo di far conoscere ai piccoli utenti l’utilità di due emozioni: la rabbia e la tristezza. Tali emozioni vengono spesso messe al bando dagli adulti nel processo educativo, difatti non capita poi di rado sentire affermazioni come: “Calmati!”, “Non comportarti così!”, “Sei sempre tu che esageri!” in caso di rabbia, oppure “smettila di piangere!”, “sei grande, non piangere!”, “stai sempre a lamentarti!” in caso di tristezza. Queste ammonizioni fanno passare una comunicazione piuttosto chiara ai bambini: la rabbia e la tristezza sono sbagliate e non vanno mostrate.
L’obiettivo dell’intervento è stato volto alla normalizzazione di queste due emozioni che sono molto utili perché mostrano al bambino ciò che è importante per lui. Prima di pensare a regolare le emozioni, bisogna sapere come funzionano e a cosa servono, così da non intervenire in modo invalidante per il bambino. Mentre l’emozione della tristezza emerge qualora il bambino ha percepito la perdita di un oggetto o di uno stato per lui importante, la rabbia rappresenta un torto o danno subito. La maggior parte degli interventi effettuati dagli adulti per regolare la rabbia e la tristezza non danno modo ai bambini di comprendere perché si sentono così, in quanto in genere puntano l’attenzione sulla condotta che l’emozione scaturisce, che solitamente viene sanzionata. Quindi in caso di tristezza, spesso, l’attenzione viene posta a stoppare il prima possibile il pianto, in caso di rabbia, invece, le azioni sono volte a regolare la risposta fisiologica che essa genera, come l’urlo, la tensione muscolare, oppure altre modalità disfunzionali utilizzate dai bambini che possono essere pericolose, come rompere gli oggetti, ferire gli altri o se stessi.
L’intervento si è basato sull’educazione razionale emotiva (ERE), utilizzando come veicolo di conoscenza la narrazione di storie che riguardano le due emozioni trattate aggiungendo un intervento esperienziale che ha dato la possibilità ai bambini di indagare i pensieri correlati a questi due stati emotivi. Il contesto scolastico è l’arena ideale per l’applicazione di programmi per la prevenzione del disagio psicologico nell’età evolutiva. I principali interventi e percorsi di educazione socio-affettiva utilizzati negli ultimi 40 anni in ambito scolastico sono stati quelli di matrice cognitivo-comportamentale. Le ricerche hanno dimostrato l’efficacia dell’educazione razionale emotiva con i bambini in età scolare nel trattamento delle seguenti problematiche emotive e comportamentali come: estremi livelli di rabbia, ansia, depressione, disturbi della condotta (Digiuseppe , 1990), bassa tolleranza alla frustrazione (Knaus & McKeever, 1977), obesità (Foreyt, 1987), autostima (Omizo, 1986), disturbi emotivi (Banks, 2006), difficoltà di apprendimento e rendimento scolastico. (Ellis & Wilde, 2002; Hajzler e Bernard, 1991).
Approfondimenti:
- Banks, T., & Zionts, P. (2009). Teaching a cognitive behavioral strategy to manage emotions: REBT in an educational setting. Intervention School and Clinic, 44(5), 307–313.
- DiGiuseppe, R. (1990). Rational-emotive assessment of school-aged children. School Psychology Review, 19, 287–293.
- Ellis, A., & Wilde, J. (2002). Case studies in rational emotive behavior therapy with children and adolescents. Englewood Cliffs, NJ: Upper Saddle River.
- Foreyt, J.P. (1987). Issues in the assessment and treatment of obesity. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 55, 677–684.
- Hajzler, D.J., & Bernard, M.E. (1991). A review of rational-emotive education outcome studies. School Psychology Quarterly, 6, 27–49.
- Knaus, W., & McKeever, C. (1977). Rational-emotive education with learning disabled children. Journal of Learning Disabilities, 10, 16–20.
- Omizo, M.M. (1986). Rational-emotive education, self-concept and locus of control among learning-disabled children. Journal of Humanistic Education and Development, 25(2), 58–69.