A cura della Dott.ssa Maria Sole Montagnani

Ripetere, controllare, dubitare fanno parte nella maggior parte dei casi di manifestazioni occasionali, di breve durata che non interferiscono con la qualità della vita delle persone. In alcuni casi queste azioni sono così pervasive e invalidanti da assumere una dimensione psicopatologica tale da delineare la diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

Scopo del nostro incontro è prendere in rassegna una gamma di comportamenti ripetitivi da quelli comuni a quelli ascrivibili a specifici disturbi tra cui il DOC e vedere in cosa si differenziano, in particolar modo la definizione dei meccanismi di funzionamento della mente che sottostanno a tali manifestazioni. Secondo la letteratura cognitivista più accreditata la sintomatologia ossessiva appare sostenuta dallo scopo di neutralizzare un timore di colpa per irresponsabilità. E’ possibile dunque ricostruire una logica interna per certe manifestazioni spesso etichettate come “assurde” e vissute con incomprensibilità.

Scopo del nostro incontro è l’esposizione delle attuali conoscenze su questo argomento e sulle possibili strategie terapeutiche presenti. Dunque l’informazione e la condivisione in uno spazio di discussione aperto.

Appare inoltre secondo la letteratura corrente e l’esperienza clinica rilevante il ruolo dei familiari nel mantenimento di tali manifestazioni, là dove un atteggiamento di accondiscendenza o antagonismo spiccati sembrano entrambi agire in termini negativi sulla sintomatologia. Pertanto riteniamo importante dedicare uno spazio del nostro incontro a tale argomento.

Lieti di avervi numerosi,

Vi aspettiamo.

  Riferimenti bibliografici:

La mente ossessiva. Curare il disturbo ossessivo-compulsivo. A cura di Francesco Mancini. Raffaello Cortina Editore. 2016

Ruolo dei familiari nel mantenimento del disturbo ossessivo-compulsivo: psicoeducazione e psicoterapia. Saliani AM, Cosentino T, Barcaccia B, Mancini F. 2016