Recensione a cura di Viviana Puggioni, psicologa, psicoterapeuta
“Fornendo una figura di attaccamento per il figlio, il padre può assumere un ruolo che assomiglia strettamente a quello materno […] fornire una base sicura da cui un bambino o un adolescente possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato. […] Sotto questi aspetti si tratta di un ruolo simile a quello dell’ufficiale che comanda una base militare da cui una forza di spedizione si mette in viaggio e in cui può ritirarsi in caso di sconfitta. Per gran parte del tempo il ruolo della base è un ruolo d’attesa, ma è non di meno vitale. Perché solo se l’ufficiale che comanda la spedizione ha fiducia che la base sia sicura può osare spingersi in avanti e correre dei rischi. uesto mi porta a quella che io rite” (John Bowlby, 1988)
“La Mani di Papà” è un libro scritto e illustrato da Emile Jadoul nel 2012, premio Nati per Leggere nel 2014.
E’ un libro per bambini o per adulti? Se osserviamo il formato, certamente è per bambini: è un cartonato, fatto per essere esplorato con la bocca, succhiato, sollevato, buttato e rimanere tuttavia intatto, benchè vissuto. Ma se immaginiamo noi stessi la sera, accanto a un lettino, prima della nanna, vediamo bene che è libro se non per adulti, almeno per i bambini che siamo stati, poiché la “genitorialità è il crocevia di più generazioni” (Grussu P., Bramante A., 2016). “Le Mani di Papà” rappresenta quel momento crepuscolare in cui siamo insieme genitori e anche il ricordo dei figli che siamo stati.
Cosa c’è di più evocativo di un legame dell’immagine delle mani?
In questo breve libro, attraverso le illustrazioni di Jadoul, vediamo evocate le immagini prototipiche di come si struttura un legame di attaccamento: mani che attendono, mani che accolgono, mani che accompagnano, mani che sostengono, mani che lasciano andare all’esplorazione. E’ un libro metafora di cosa sia l’essere genitori e di come i genitori rimangono nella nostra memoria. Ci ricorda chi siamo chiamati ad essere e, contemporaneamente, ciò che resterà di noi.
Auguri a tutti i papà.
Bibliografia:
Bowlby J., Una Base Sicura, 1988, Raffaello Cortina Editore
Grussu P. Bramante A., Manuale di Psicopatologia Perinatale, 2016, Erickson