Ho iniziato a vivere questo incubo ormai quasi due anni fa, dal voler perdere qualche chilo mi sono ritrovata a perdere sempre più peso senza riuscire a fermarmi.
Prima di iniziare la terapia la bilancia e il cibo erano la mia ossessione, mi alzavo la mattina con il pensiero fisso del cibo, salivo sulla bilancia diverse volte al giorno e ogni volta che vedevo il numero che appariva sulla bilancia l’ansia che provavo aumentava. Non uscivo più di casa, stavo mettendo in discussione rapporti con persone importanti e non riuscivo a fare niente se non a salire sulla cyclette per far scendere il mio peso. La mia non era più vita.
Con l’inizio della terapia ho capito cosa c’ era di sbagliato nei miei comportamenti, era come se dentro di me ci fossero state due persone una che voleva continuare a perdere peso, l’altra che lottava con tutte le sue forze per tornare a stare bene. Ed è stato grazie all’aiuto della terapeuta che facendomi conoscere tutti gli strumenti necessari a spezzare questa catena e della mia famiglia che sono uscita da questo incubo, sicuramente con un tallone d’Achille ma anche con la consapevolezza che si può uscire da una situazione del genere con le proprie forze.
È difficile lottare contro una parte di se stessi, la terapia è un cammino lungo e difficile da affrontare, ci si deve mettere in discussione e spesso è doloroso affrontare gli scheletri che una persona ha nell’armadio, ma dai disturbi dell’alimentazione si può guarire, io ne sono la prova.