di Lavinia Rossi e Dario Pappalardo
Il 30 aprile in tutto il mondo si celebra l’International Jazz Day. La giornata internazionale è dedicata a questo genere musicale, istituita dalla Conferenza generale dell’Unesco nel 2011 La Giornata internazionale del jazz è diventata in 10 anni un movimento globale che riunisce persone di ogni età, provenienza e nazionalità in oltre 190 paesi in tutti e sette i continenti. Anche l’Associazione Culturale Pandora vuole celebrare questo importante giorno con la musica con una playlist di brani storici accuratamente scelti.
Si spazia dai vari generi: il dixieland è considerato una forma di jazz molto semplice ( quello di Woody Allen per intendersi e dei suoi film), fino allo swing. Il jazz come il blues nasce a New Orleans nel 19mo secolo durante il periodo della schiavitù e si comincia a rompere il dolore con suoni scomposti, ma uniformi per poi arrivare alla nascita di artisti e personaggi come Jelly Roll Morton, Louis Armstrong e passando dall’era swing di Duke Ellington si fino jazz-rock fusion che avanza e si spalanca sul futuro .
Ci sono punti d’incontro fra Jazz e psicologia, e più specificamente psicoterapia? La “musica nera” associata al blues e al jazz si presta particolarmente bene a analizzare in maniera diversa dal solito le funzioni positive ma anche (o soprattutto) negative che possono essere associate ai concetti di appartenenza e identità . Il jazz presuppone ascolto, improvvisazione .
Analogie con le tecniche psicoanalitiche più classiche, c’è chi usa questo sottofondo in sala di attesa . Intanto partiamo e ascoltiamo qualcosa che da struggente può diventare esaltante tanto è la molteplicità caleidoscopica del jazz … senza improvvisare. Buon ascolto e questa playlist si può anche saltellare da brano a brano.