a cura delle Dott.sse Rita Cardelli e Valeria Rossi
“Non mi ritrovai pazza da un giorno all’altro …mi resi gradualmente conto che la mia vita e la mia mente, andavano sempre più veloci, fino a girare all’impazzata completamente fuori controllo…lavoravo moltissimo e, ripensandoci, dormivo molto poco. La diminuzione del sonno è al tempo stesso un sintomo e una causa della malattia….”
Kay Redfield Jamison
Il disturbo bipolare è una tipologia di disturbo dell’umore, una patologia seria che se non adeguatamente trattata risulta essere altamente invalidante. Ciascuno di noi esperisce un ventaglio di sfumature emozionali, piacevoli o spiacevoli in risposta a stimoli ambientali ed elaborazioni mentali interiori. Le persone che soffrono di disturbo bipolare non rispondono ad una normale modulazione emotiva bensì si trovano a vivere, in modo alternato, stati affettivi che tendono all’esaltazione (mania) e stati depressivi.
Insonnia, alterazioni del ritmo sonno/veglia così come del ritmo circadiano si associano di regola ai disturbi dell’umore. Il sonno nel disturbo bipolare può essere alterato in diversi modi: si va dall’ipersonnia all’insonnia. Durante la fase depressiva le persone possono sperimentare insonnia o ipersonnia, mentre la fase maniacale è tipicamente caratterizzata dal ridotto bisogno di sonno. Il fatto di riuscire a stare svegli per molte ore senza percepire stanchezza e bisogno di dormire, tipico della fase espansiva, non viene vissuto come un problema bensì valutato come un indicatore di buona salute (“ultimamente dormo poche ore e sono comunque riposato. Faccio tante cose. Sono a 1000”). I disturbi del sonno non caratterizzano solo le fasi maniacali e depressive ma riguardano anche le fasi eutimiche, ovvero le fasi che intercorrono tra un episodio e l’altro (fasi di remissione della malattia). In fase eutimica più del 70% dei pazienti bipolari sperimenta insonnia associata a rischio di ricadute e suicidio. Spesso, infatti, un’alterazione del pattern del sonno che si presenta durante una fase di remissione della malattia predice l’inizio di un nuovo episodio.
Un’attenta valutazione e un costante monitoraggio del sonno rappresentano dunque, a nostro parere, un aspetto cruciale nel trattamento del disturbo bipolare, in quanto consentono di gestire in maniera tempestiva alterazioni del pattern del sonno ed eventuali ripercussioni sul tono dell’umore.
BIBLIOGRAFIA
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