a cura della dott.ssa Carlotta Bertini

“L’ATTENZIONE AI DETTAGLI E PENSARE PER IMMAGINI”

giormonautL’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale, alla interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico. In termini più semplici e descrittivi, i bambini con autismo:

  • hanno compromissioni qualitative del linguaggio anche molto gravi fino a una totale assenza dello stesso
  • manifestano incapacità o importanti difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva, sia con gli adulti sia con i coetanei, che si evidenzia attraverso comportamenti, atteggiamenti e modalità comunicative anche non verbali non adeguate all’età, al contesto o allo sviluppo mentale raggiunto
  • presentano interessi ristretti e comportamenti stereotipi e ripetitivi.

Tutti questi aspetti possono accompagnarsi anche a ritardo mentale, che si può presentare in forma lieve, moderata o grave. Esistono quadri atipici di autismo con un interessamento più disomogeneo delle aree caratteristicamente  coinvolte o con sintomi comportamentali meno gravi o variabili, accompagnati da uno sviluppo intellettivo normale.

Le caratteristiche di grande disomogeneità suggeriscono che il quadro clinico osservabile sia riconducibile a una “famiglia” di disturbi con caratteristiche simili, al cui interno si distinguono quadri “tipici” – ossia con tutte le caratteristiche proprie del disturbo a diversa gravità di espressione clinica quadri “atipici”, in cui alcune caratteristiche sono più sfumate o addirittura assenti, sempre con una gravità variabile.

Le cause dell’autismo sono a tutt’oggi sconosciute. I dati finora prodotti dalla ricerca hanno evidenziato una forte eterogeneità e complessità nella eziologia genetica. Le nuove tecnologie ci consentono di avanzare solo ipotesi sull’origine del disturbo e nell’insieme non forniscono al momento elementi di certezza sulle cause.

Ogni intervento sull’autismo deve avere come obiettivo quello di favorire il massimo sviluppo possibile delle diverse competenze compromesse nel disturbo: la tempestività e la specificità dell’intervento sono elementi determinanti. In particular modo si cerca di sviluppare quelle abilita’ che risultano deficitarie, ad esempio la coerenza centrale. Avere una debole spinta di coerenza centrale significa che il bambino  con autismo ha bisogno di guide visive nel caos sensoriale che lo aiutino a fare collegamenti tra i dati percettivi. Noi adulti iperinvestiamo sul linguaggio mettendo in secondo piano cio’ che il bambino autistico comprende di piu’, ovvero le immagini, le figure e gli oggetti in sequenza, poiche’ capisce e impara a comprendere cio’ che vede piuttosto che cio’ che sente. Cio’ che percepisce infatti risulta confuso e frammentato e questa mancanza di visione d’insieme lo porta a esperire possibili vissuti d’ansia in particolar modo in situazioni sociali, dove gli stimoli sensoriali aumentano e risultano scarsamente prevedibili.

Temple Grandin, professoressa associata della Colorado State University, affetta da autismo, spiega cosi’ l’esperienza di una mente autistica: “Le persone autistiche hanno difficolta’ ad apprendere cose per le quali non e’ possibile pensare per immagini, le parole piu’ facili da imparare per un bambino autistico sono i sostantivi, perche’ sono direttamente connessi alle immagini. Il mio schema di pensiero inizia sempre dallo specifico per passare al generale, e’ come se stessi cercando di immaginare l’immagine intera di un puzzle quando ne e’ stato composto solo un terzo”.  Il mondo e la società ha bisogno e avrà bisogno di tutte le tipologie di menti, a partire da quelle che pensano in modo astratto, i futuri ingegneri, o matematici, a quelle che pensano principalmente su un piano verbale, futuri giornalisti o scrittori, fino ad arrivare alle menti che pensano per immagini e si curano dei dettagli come quelle delle persone autistiche.

Il compito di chi si occupa di trattamento delle persone con autismo e’ favorire il congiungersi dei tanti anelli che determinano le caratteristiche di queste persone, permettendo loro quanto piu’ possibile una visione d’insieme del mondo.

Bibliografia

 “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescentiLinea guida SNLG, aggiornamento ottobre 2015

 “Pensare in immagini” Temple Grandin, 2006, Erickson

 Temple Grandin – Una donna straordinaria 2010, diretto da Mick Jackson