A cura di Dott.ssa Elisa Tenucci e Dott.ssa Silvia Timitilli
La separazione della coppia rappresenta già di per sé un evento critico nel ciclo di vita delle persone. Se sommiamo questo al clima attuale, caratterizzato dall’emergenza Covid-19, si può solo immaginare come risulti ancora più complesso affrontare questa singolare situazione sia per i genitori che per i figli.
La separazione comporta la destabilizzazione dell’intero nucleo familiare, producendo un cambiamento davanti al quale le modalità di funzionamento precedenti non sono più funzionali (Scabini e Iafrate, 2003). Per la coppia la separazione rappresenta una transizione caratterizzata da momenti di crisi e di riorganizzazione o disorganizzazione che portano ad una ricostruzione sia a livello personale che sociale, conducendo ad una nuova definizione di ruoli e dinamiche relazionali. Nell’emergenza sanitaria in corso, per i genitori separati o divorziati può essere difficile capire come riorganizzare la gestione condivisa dei figli: gli equilibri familiari precari sono stati sconvolti e in questo momento urge ricreare un ambiente il più sereno possibile per il benessere dei minori.
Anche i bambini infatti attraversano questi importanti cambiamenti, che vanno ad incidere nelle loro abitudini quotidiane e nei loro contesti di vita, richiedendo anche a loro nuovi adattamenti, soprattutto nelle modalità relazionali verso i genitori separati. Tutto questo, specialmente in questo periodo, va a diminuire il loro senso di sicurezza e stabilità. I bambini hanno il diritto di godere dell’affetto e delle rassicurazioni da parte delle persone a cui sono legati. Possono sentire la mancanza di un genitore se questo è distante, essere spaventati dall’idea che possa accadere qualcosa di brutto o di non rivedere il genitore con cui non convivono prevalentemente.
È fondamentale che entrambi i genitori ascoltino le richieste e i bisogni dei loro figli, facendo sentire la loro presenza e vicinanza, anche grazie al supporto delle nuove tecnologie. Ad esempio può essere utile impegnarsi a mettere da parte le difficoltà personali di comunicazione, favorendo il più possibile un accesso all’altro genitore tramite videochiamate con frequenza maggiore rispetto a quella prevista dalla regolamentazione del Tribunale.
L’ambiente domestico in cui i minori vivono deve garantire, adesso più che mai, sicurezza e stabilità e non diventare teatro di ricatti, pretese e conflitti distruttivi. I genitori hanno la responsabilità di prendersi cura del bambino e di non esporlo ad ulteriori stressor, oltre quelli generati dalla situazione di emergenza sanitaria in corso. Infatti molte ricerche hanno mostrato un’elevata correlazione tra la conflittualità dei genitori e lo scarso adattamento dei figli alla separazione: non è tanto l’evento critico dei genitori che si separano a causare disagi nei figli ma bensì la modalità in cui gli adulti si relazionano tra loro. È l’alta conflittualità tra gli ex coniugi che prepara il terreno fertile per le conseguenze negative per il benessere dei figli.
In questo momento potrebbe infatti essere utile che i genitori elaborino insieme un’organizzazione straordinaria per questa “pandemia”, mostrando uno verso l’altro maggior apertura ed elasticità, sempre nel rispetto delle direttive impartite a tutela della salute collettiva. Ad esempio, si possono riorganizzare le visite accorpandole in periodi di permanenza più lunghi presso il genitore non collocatario, in modo tale da ridurre il viavai altrimenti troppo frequente, oppure rimodulare il calendario in base alle esigenze derivanti dalla chiusura delle scuole e delle attività lavorative.
Se un genitore separato si trova in una situazione di difficoltà legata all’emergenza del Covid-19 può rivolgersi al proprio legale di riferimento per ulteriori chiarimenti sulle normative o far capo al proprio consulente di parte, se presente, o rivolgersi alle associazioni specializzate in materia.
Si ricorda che l’enorme emergenza sanitaria Covid-19 non rende esenti dalle responsabilità genitoriali: si invita TUTTI a essere genitori attenti alla tutela sia del bene dei propri figli sia della salute collettiva.
Bibliografia:
- R. Luberti e C. Grappolini , “Violenza assistita, separazioni traumatiche, maltrattamenti multipli”; Erikson (2017)
- Speciale Bambini e Covid-19 www.uppa.it