Che cos’è l’umore?

L’umore è lo stato d’animo di base che rappresenta la predisposizione a provare in un dato momento emozioni piacevoli o spiacevoli, capace di “colorare” l’intera esperienza del soggetto e di condizionarne pensieri e comportamento.

Che cos’è un disturbo dell’umore?

Il nostro umore, in condizioni normali, oscilla tra i due poli della tristezza e della gioia, attraverso tutta una gamma di sfumature emozionali, dalla profonda disperazione, dalla malinconia, alla serenità, all’euforia ed all’esaltazione, seguendo una risposta coerente a stimoli ambientali ed elaborazioni mentali interiori. Quando tali cambiamenti emotivi si svincolano dagli eventi esterni o sono sproporzionati per intensità e/o durata, si parla di disturbi dell’umore; viene persa la normale risposta emotiva e lo stato d’animo si ancora al polo o della tristezza (è il caso delladepressione) o dell’euforia (e si parla di mania e/o ipomania).

La depressione è una malattia o semplicemente tristezza esistenziale?

La depressione si differenzia dalla tristezza esistenziale per i suoi caratteri di fissità, di pervasività ed intensità, che non risultano in alcun modo giustificabili con la portata degli eventi esterni. Il paziente depresso avverte un sentimento di disperazione ed angoscia, talora vissuto come un tormento fisico, un senso di profonda, ineludibile oppressione, o può lamentare una spiacevole impressione di inaridimento emotivo, di distacco dai propri sentimenti, piuttosto che una reale malinconia. Oltre a ciò nella depressione sono compromessi l’interesse per la quotidianità, la progettualità e l’investimento nel futuro, l’iniziativa.

È vero che la depressione è causata dagli avvenimenti spiacevoli?

Benché un avvenimento spiacevole possa effettivamente precipitare lo sviluppo di una depressione, è necessaria una vulnerabilità biologica e/o di personalità affinché ciò si realizzi. In effetti, se è vero che la maggior parte delle persone esperisce quotidianamente sentimenti di tristezza, angoscia e disperazione in conseguenza di eventi negativi e disgrazie, solo una parte di essi svilupperà una sindrome depressiva che in seguito potrà tendere ad assumere un decorso autonomo, indipendente dagli avvenimenti esterni. Per questo motivo in molti casi di depressione non si riesce a trovare una motivazione plausibile. Quindi agli eventi avversi si può al più attribuire una valenza di rischio piuttosto che di reale causalità.

Trattamento della depressione: psicofarmaci o psicoterapia?

La terapia della depressione non può essere la stessa in tutti i casi. Non possiamo dire che “la depressione si cura con i farmaci” o che “la depressione si cura con le psicoterapie”. In ogni singolo caso si devono considerare: 1) le caratteristiche del quadro clinico; 2) le informazioni disponibili circa il ruolo dei vari fattori predisponenti, scatenanti e protettivi nel caso specifico; 3) le attuali condizioni fisiche della persona depressa; 4) la risposta che la persona ha presentato ad eventuali trattamenti precedenti. Il nostro parere è però che il trattamento combinato “farmaci + psicoterapia”, soprattutto nei casi complessi di disturbi dell’umore, fortemente invalidanti, offra le maggiori garanzie per una più rapida risoluzione dei sintomi e una più sicura prevenzione delle recidive.

Che cosa è l’ansia?

L’ansia è l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuri, accompagnata da sentimenti di tristezza e/o irritabilità o da sintomi tipici di tensione come aumento della frequenza cardiaca, sudorazione, tensione muscolare.

Che cosa si intende per disturbo di panico?

È una condizione caratterizzata dalla ricorrenza di crisi ansiose improvvise con paura di morire, di perdere il controllo o di impazzire, palpitazioni, sudorazione, tremore, brividi o vampate di calore, vertigini o senso di imminente svenimento, sensazione di soffocamento o di nodo alla gola, dolore toracico, mal di testa, formicolii alle estremità, nausea od altri disturbi addominali, talora con un senso di estraneità rispetto ad un ambiente altrimenti familiare. Questi sintomi tendono a raggiungere la massima intensità nell’arco di una decina di minuti, risolvendosi poi solitamente in meno di mezzora.

Che cosa è la fobia sociale?

È un disturbo d’ansia caratterizzato dal timore persistente di una o più situazioni nelle quali l’individuo è esposto a un possibile giudizio da parte degli altri e dalla paura di poter agire in modo goffo, imbarazzante o umiliante. La caratteristica centrale della fobia sociale è il forte desiderio di dare una buona impressione di sé agli altri e questo è accompagnato da una grossa insicurezza e incertezza sulla sua riuscita.

Che cosa si intende per disturbo ossessivo-compulsivo?

È una condizione caratterizzata dalla presenza di ossessioni vale a dire pensieri, immagini, impulsi ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi o inappropriati, che la persona tenta di ignorare o di sopprimere o di neutralizzare con altri pensieri o azioni o di compulsioni cioè comportamenti ripetitivi che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta ad una ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente.