a cura della Dott.ssa Elisa Tenucci
In questo momento ci troviamo in un periodo storico paragonato, da alcuni, al secondo dopoguerra. Come si può fare a districarsi in mezzo all’overbooking di informazioni che ci arriva da ogni media? La nostra mente adesso che siamo tutti in quarantena spesso e volentieri ci porta a spesso tra i mille pensieri che ci insorgono durante queste giornate. Come si può fare a rimanere sereni? In primis è bene sapere che è normale provare diverse emozioni riguardo al Coronavirus e ai suoi possibili effetti sia su di noi che sul nostro e altrui futuro. E’ normale provare ansia, è normale avere paura, essere preoccupati per i nostri affetti, essere in pensiero per la nostra salute, preoccuparsi per i risvolti economici, provare tristezza o sentirsi smarriti per essere stati deturpati delle nostre abitudini o routine quotidiane. La nostra mente ha permesso alla nostra specie di evolversi e arrivare fino ad oggi, quindi cerca di tenerci in vita al suo meglio, mandando allarmi per i vari segnali che potrebbero mettere a repentaglio la nostra sopravvivenza. Sta a noi scegliere di darle retta, trasgredire ai suoi alert o lasciarla blaterare in sottofondo mentre facciamo altre cose. Non
- possibile azzittirla, perché funziona come una radio o una televisione che non ha un pulsante per essere spenta. Non ci credete? Provate a fermarvi un attimo, smette di leggere queste righe e provate a notare cosa vi sta dicendo la vostra mente in questo momento e per il prossimo minuto circa.
Se decidiamo di dar retta a tutto ciò che ci dice saremo più propensi a sperimentare ansia, paura, preoccupazione, senso di impotenza, tristezza, isolamento….. Possiamo imparare
alcuni piccoli trucchi per riuscire a gestire i pensieri che ci derivano dall’essere in mezzo a questa pandemia e prendere un pochino le distanze da essi, provando sì le stesse emozioni ma in modo meno intenso. Provando a fare questi esercizi è possibile imparare a notare che i pensieri sono solo pensieri e che, in quanto tali, sono un insieme di parole, immagini, suoni e non possono controllare le nostre azioni. Un piccolo esempio lo trovate nel podcast qui sotto e nei prossimi che usciranno a seguire. Buon allenamento!