A cura della Dr.ssa Monica Ganni

Nella letteratura scientifica sono innumerevoli gli esempi di utilizzo dei singoli principi farmacologici contenuti negli alimenti, privilegiando una parte a discapito del tutto. In realtà, ogni prodotto che la natura mette a disposizione dell’uomo veicola sempre una molteplicità di sostanze dotate di un insieme di effetti fisiologici e perciò assume un’importanza fondamentale il concetto di “unità” dell’alimento. La miglior modalità di impiego di un alimento è quella”in toto”, piuttosto che sottoforma di integratore alimentare, in quanto tutti i principi attivi vengono proposti in una forma armonica ed equilibrata.

Per il sistema nervoso di un soggetto irritabile uno degli alimenti più preziosi è rappresentato dall’aglio, particolarmente per coloro che vivono nelle zone costiere. Infatti l’azione dello iodio marino, nebulizzato nell’aria, agisce come irritante per il sistema nervoso, rendendo ipereccitabili ed insonni i soggetti predisposti. In questi casi, l’aglio è un efficace regolatore del tono nervoso grazie al principio attivo rappresentato dall’aminoacido volatile alliina. Non a caso in Liguria si usa il pesto, ricco di aglio e di basilico che possiede effetto altrettanto sedativo. Le sostanze del basilico che esplicano tale azione sono liposolubili e non passano in soluzione acquosa, ecco perché la regolazione del sistema nervoso si esplica in modo blando se le foglie di basilico sono utilizzate sottoforma di tisana. Quindi, per utilizzare al meglio i principi attivi del basilico si pestano le foglie con olio extravergine di oliva (come nel pesto), oppure mettendo le foglie spezzettate sempre in olio di oliva extravergine e lasciando macerare per 50-60 giorni (olio al basilico).

L’impiego alimentare del basilico è limitato alle foglie fresche raccolte da piantine alte almeno 16 cm oppure alle foglie conservate (senza spezzettarle) sott’olio oppure congelate.

Come in Liguria,  anche in Sicilia e in Calabria  l’utilizzo culinario dell’aglio è alquanto diffuso, a dimostrazione di come l’alimentazione regionale sia frutto di osservazioni secolari degli effetti specifici di alcuni prodotti della natura da parte degli autoctoni. Comunque, in queste regioni  l’alimento principale con azione di regolazione del tono neurologico è la mandorla, che costituisce tradizionalmente uno degli ingredienti indispensabili per numerose preparazioni alimentari: pasticcini, pasta di mandorle, latte di mandorle. Analizzandone la composizione nutrizionale possiamo comprenderne la ragione: il notevole contenuto di calcio, potassio e magnesio ne permette l’impiego nei casi di tensione e contrattura della muscolatura ma un’ azione specifica sugli stati di ipereccitabilità neurologica viene svolta dal litio contenuto nella pellicola scura che avvolge la mandorla sgusciata. Inoltre la presenza di significative percentuali di vitamine B1, B2, PP,  rendono la mandorla un alimento particolarmente adatto per riequilibrare il tessuto nervoso. Nei casi di ipereccitabilità neurologica può essere efficace a cena chiudere il pasto con l’aggiunta di mandorle.

La castagna, che ha costituito per lungo tempo, insieme ai suoi derivati, un’importante fonte di sostentamento dell’alimentazione contadina italiana, è  indicata nelle situazione di agitazione nervosa concomitante ad uno stato di astenia. Le caratteristiche nutrizionali che la rendono adatta sono la presenza di amidi (carboidrati complessi) che vengono assorbiti lentamente, mantenendo stabile il livello della glicemia, fattore fondamentale per ottenere una stabilità energetica ed emotiva e il contenuto di vitamina PP o B3(1,4 mg/100g)  che ne fa il frutto più ricco di questa vitamina preziosa come equilibratore del sistema nervoso. (https://www.facebook.com/notes/monica-ganni-biologa-nutrizionista/la-castagna)

Passando in rassegna le verdure, spicca l’azione sedativa e soporifera della lattuga mediata da sostanze presenti nel lattucario, il succo biancastro che si trova nelle foglie e alla base della pianta. In particolare, è efficace la lattucina,un principio attivo dal gusto amaro e dalle proprietà ipnotiche. Le proprietà della lattuga non si esplicano però  se consumata  nella classica insalata.

Se mangiata cruda, infatti, ha un buon effetto idratante e saziante e migliora l’attività intestinale, ma può rendere difficile la digestione per l’importante presenza di vitamina E, clorofilla e ferro, per cui potrebbe essere controproducente a cena. Se invece, viene cotta le cose cambiano e la lattuga diventa ben tollerabile anche da chi ha problemi digestivi, ma soprattutto diventa sedativa e soporifera. Questa insalata è inoltre ricca di calcio e potassio, che aiutano il rilassamento neuromuscolare.

La valeriana, conosciuta nelle varie regioni italiane come valerianella, soncino, dolcetta, gallinella,  è una verdura da insalata della famiglia delle Valerianacee che condivide alcune proprietà con la Valeriana officinalis, erba medicinale utilizzata in erboristeria per le sue proprietà sedative e sonnifere. Mangiata cruda ha un’ottima digeribilità ed ha come precisa indicazione gli stati di irritabilità del sistema nervoso.

La valeriana associata al pesce, è in grado di mitigare  l’effetto di stimolo sulla tiroide e conseguentemente sul sistema nervoso che avviene in seguito all’assunzione di pesce, il cui consumo risulterebbe altrimenti poco indicato  nelle manifestazioni dovute ad eccitazione del sistema nervoso, quali insonnia ed irritabilità.

Può essere utile anche associata alla carne rossa la quale può indurre un’eccessiva irritazione del sistema nervoso conseguente all’attivazione delle ghiandole surrenali.

Per la ricchezza in carboidrati, per l’azione del magnesio, del calcio e del potassio anche la zucca esplica una funzione positiva negli stati di agitazione nervosa.

Per concludere, ecco la formulazione di un pasto, frutto della sinergia degli alimenti, che favorisce un sonno profondo, mantenendo stabile il valore della glicemia (per evitare possibili risvegli notturni) e rilassando la muscolatura:

 Crema di zucca  

Lattuga ripassata in padella con aglio, olio e peperoncino

Petto di pollo alle mandorle